E’ uno di quei frutti che al banco del supermercato resta nelle retrovie. Si mimetizza fra mango e avocado, e fatica a trovare qualcuno disposto ad accoglierlo nel carrello… eppure il cocco frutto di un albero che si potrebbe definire magico è buono, ricco di benefici e, del cocco non si butta via niente.
Noce di cocco – Cocos nucifera – Fam.: Palmaceae
La palma cresce nel sud-est asiatico, in India e nelle Filippine dove è considerato l’albero della vita, una vera risorsa per molti paesi tropicali. La palma è utilizzata per la produzione di noci di cocco, che vengono consumate fresche o trasformate; per produrre fibra detta “Coir” utilizzata per lavori di intreccio, tappeti, cordami; per produrre zucchero, acquavite di palma, bevande simili al vino, aceto, con la linfa estratta incidendo le giovani infiorescenze; anche le giovani gemme possono essere utilizzate per alimentazione (cuori o cavoli di palma); il legno della palma da cocco utilizzato come materiale da costruzione, le fronde come fibra per intrecciare. La noce di cocco rappresenta il seme della pianta: da sempre la polpa e la preziosa acqua sono utilizzati come cibi altamente energetici e curativi.
– L’acqua di cocco è il liquido rinfrescante e diuretico che viene estratto dal cocco giovane; è un liquido poco dolce, dal sapore leggero e gradevole. Non va confuso con il latte di cocco, che invece proviene dalla polpa. L’acqua di cocco è’ un alimento privo di grassi, ricco di carboidrati e microelementi come vitamine, minerali (più potassio delle banane, zinco, ferro e tanti altri) e antiossidanti (vitamine C ed E).
– La polpa di cocco si usa in cucina in tantissimi modi: per arricchire il sapore dei piatti a base di curry, per le salse, per dolci e dessert. Si può utilizzare la farina di cocco (è la polpa essiccata), priva di glutine e ricca di fibre (più del 38 per cento) al posto di quella di frumento fino al 25% (cioè 1 quarto). Inoltre si può diminuire lo zucchero perché questa farina è leggermente dolce. E nella ricetta per la classica torta margherita, si può sostituire il burro con il latte di cocco.
– Dolcezza esotica: da qualche tempo anche in Italia si può acquistare lo zucchero integrale di cocco, ottenuto dai fiori della palma. Chiamato Gulamerah di Bali, è uno zucchero leggermente meno calorico dello zucchero tradizionale, ha un sapore intenso e fruttato (non sa di cocco!), a ridotto contenuto di saccarosio, è ricco di potassio e zinco. Ideale anche nei dolci da forno, per macedonie e smoothies.
– L’Olio di cocco: ha un profumo esotico, il suo sapore molto delicato e le sue proprietà sono molto apprezzate; testi di medicina Ayurvedica risalenti a 4000 anni fa descrivono l’olio di cocco come un toccasana.